L'8.OTTOBRE 2008 Credito: Silvestrini, per le pmi 1 miliardo di euro a garanzia
lunedì, 13 ottobre 2008
8.10.08
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Credito: Silvestrini, per le pmi 1 miliardo di euro a garanzia
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Ciò che sta accadendo sui mercati finanziari di tutto il mondo non può non preoccupare gli operatori economici. Per il segretario Generale CNA Sergio Silvestrini: “i rischi di un ulteriore allargamento della crisi del credito e le possibili conseguenze sulle economie nazionali mettono ognuno di noi di fronte a problematiche completamente nuove per la loro dimensione e per la loro complessità”. Ciò che si è palesato in questi mesi, dalla crisi dei sub prime ad oggi, è il definitivo fallimento di un sistema spesso basato sulla cosiddetta economia di “carta” effimera quanto opaca, sulle “alchimie” finanziarie, sulle speculazioni ma sempre più lontana dall’economia concreta e reale. “La gravità e la dimensione della crisi – continua Silvestrini - mette in evidenza, ancora una volta, la necessità di un profondo ripensamento delle regole, dei controlli e della trasparenza dei mercati. Già registriamo segnali preoccupanti di restringimento del credito per investimenti e liquidità e la tendenza degli istituti bancari a contenere gli affidamenti entro i margini di effettivo utilizzo. La contrazione del credito non è dovuta alle difficoltà dalle imprese ma all’eccessivo sbilanciamento degli impieghi delle banche”. La CNA chiede quindi al Governo il varo urgente di un fondo pubblico che controgarantisca le operazioni dei consorzi fidi e che goda della garanzia dello Stato (ponderazione zero) in modo da consentire alle banche di ridurre il capitale di vigilanza accantonato a fronte del credito erogato alle piccole e medie imprese e di migliorare il rapporto tra impieghi e capitalizzazione senza penalizzare le pmi. “L’intervento – conclude il Segretario Generale CNA - potrebbe essere reso operativo in termini brevissimi utilizzando l’impianto del Fondo centrale di garanzia PMI di cui alle leggi 662/96 e 266/97, estendendone gli interventi anche all’artigianato ed utilizzando le risorse disponibili a valere sul Fondo finanza d’impresa e quelle rinvenienti dalle revoche delle iniziative della legge 488 che complessivamente superano il miliardo di euro.