Direttore regionale Banca d’Italia, Salvo: “Negli ultimi anni la Puglia ha seguito gli andamenti nazionali” ma “ha trovato un punto di forza nelle esportazioni”.
venerdì, 26 aprile 2013
“Negli ultimi anni la Puglia ha seguito gli andamenti nazionali, distanziandosi in senso positivo dal Mezzogiorno. Gli andamenti nazionali, a partire dalla fine del 2011, segnano un forte rallentamento che si e’ tradotto in recessione a partire dal 2012 e nei primi mesi del 2013: la Puglia ha seguito questa strada ma ha trovato un punto di forza nelle esportazioni”. Un dato che emerge dalla relazione che il Direttore della sede regionale Banca d’Italia in Puglia, Giorgio Salvo, ha tenuto nel corso del seminario “La congiuntura economica in Puglia all’interno del contesto internazionale”, organizzato dalla CNA Bari per i propri imprenditori alla presenza del segretario CNA Bari, Giuseppe Riccardi, e del segretario CNA Puglia, Pasquale Ribezzo.
A giugno 2012, secondo gli ultimi dati della Banca d’Italia, l’export e’ aumentato in Puglia, al netto del petrolio, del 5,9%, e’ diminuito nel Mezzogiorno dello 0,4% e registra in Italia un +3,5%. “Nell’ultimo anno, anno e mezzo, la Puglia ha avuto una dinamica delle esportazioni maggiori rispetto anche al dato nazionale - ha detto Salvo - peraltro, le esportazioni pesano sull’economia in Puglia meno che a livello nazionale, quindi, l’effetto traino e’ minore. In piu’, le esportazioni, negli sei mesi hanno rallentato sia a livello nazionale che internazionale, per cui il traino delle esportazioni e’ diventato piu’ debole”. Secondo il Direttore della sede regionale Banca d’Italia, “oggi le piccole imprese soffrono di difficolta’ di accesso al credito, che derivano proprio da una percezione di rischio elevato che hanno le banche, banche che devono sostenere le piccole imprese in modo oculato”.
“Anche le banche sono esposte al problema della congiuntura e hanno visto negli ultimi tempi aumentare le sofferenze, i crediti incagliati e quant’altro”, ma “credo che occorra una reciproca collaborazione tra banche e imprese - ha spiegato Salvo - le imprese devono cercare di dare alle banche le informazioni necessarie e le banche devono cercare di selezionare il credito, assistere gli imprenditori nel modo piu’ opportuno, aiutare quelli che per motivi di congiuntura non riescono piu’ a sostenere la concorrenza e sostenere quelli che hanno una effettiva potenzialita’ di mercato ma che hanno problemi di liquidita’”. Un maggiore capitalizzazione delle imprese, secondo Salvo, in generale “e’ uno dei problemi principali, perche’ se guardiamo il livello di indebitamento delle imprese, quindi il basso grado di capitalizzazione, vediamo che rappresenta uno degli elementi di fragilita’ maggiore delle nostre piccole imprese. Piuttosto che – ha suggerito il Direttore della sede regionale Banca d’Italia - dare garanzie personali alle banche impegnando il loro patrimonio privato, gli imprenditori, quindi, dovrebbero gia’ dall’inizio capitalizzare le imprese reinvestendo nelle stesse gli utili che conseguono”.
Bari, 23 aprile 2013