Regione Puglia: 18 bandi per le imprese in un biennio

Regione Puglia: 18 bandi per le imprese in un biennio

mercoledì, 25 maggio 2011

La Regione Puglia investendo su innovazione, ricerca e sviluppo è riuscita a contenere gli effetti di una delle più imponenti crisi economiche e l’ha fatto pubblicando nel biennio 2009-2010 ben 18 bandi. A sottolinearlo nel corso di una conferenza stampa, e’ il presidente della Regione Puglia con l’assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone e il dirigente regionale Davide Pellegrino. “Gli interventi dovevano immettere nel sistema economico 820milioni di euro e muovere prestiti per 1 miliardo – secondo quanto spiegato - le previsioni di allora portavano ad ipotizzare uno sviluppo di investimenti di circa 1,5 miliardi di euro. Oggi  ci  sono i riscontri di questa imponente operazione.  I progetti ammessi a finanziamento sono quasi 3.500 e valgono oltre 1,851 miliardi di euro, cioè il 3,4% del Prodotto interno lordo della Puglia”.

Secondo il dato regionale presentato ai giornalisti “i nuovi posti di lavoro previsti dai progetti (una volta entrati a regime) superano le 4.500 unità, ma il dato forse più sorprendente è rappresentato dai tempi che intercorrono dalla presentazione della domanda alla deliberazione dell’ammissibilità al finanziamento”. Dei 18 bandi, 7 sono ancora aperti in quanto a sportello, dunque attivi fino all’esaurimento delle risorse. Infatti, le agevolazioni pubbliche ammesse fino ad oggi superano i 603milioni di euro, quindi sono a disposizione delle imprese altri 217milioni.

 

L’assessore Capone ha ricordato che “il Sole 24 Ore di alcuni giorni fa scatta una foto di quell’anno visto nell’ottica degli incentivi alle imprese. Una tabella che ha come fonte la Commissione Europea mostra che la Puglia nel 2009 è la prima Regione in Italia per le erogazioni alle aziende. In quell’anno –ha spiegato -  destina aiuti per più di 524 milioni; al secondo posto c’è la Campania con 481,89 milioni. Nello stesso anno, l’Italia compare all’ultimo posto dei Paesi dell’Unione con un ammontare di fondi pubblici alle imprese che coincide con lo 0,6% del suo Pil; al primo posto c’è il Regno Unito con un’incidenza di aiuti sul Prodotto interno lordo del 7,9%, mentre la media dei 27 Paesi Ue è del 3,5%”.

Altro dato e’ quello fornito dal Servizio Studi e Ricerche del Gruppo Intersa, nel 2009, il 25% delle imprese manifatturiere pugliesi concludeva i 12 mesi con un fatturato in aumento, in alcuni casi addirittura del 10%, in altri persino del 20%. “Siamo – hanno ricordato in conferenza stampa - nel 2009, lo stesso anno nel quale, secondo dice la Commissione europea, la Regione eroga alle imprese più di 524 milioni di euro”.

In questo quadro importante, secondo Pellegrino, e’ “il bando destinato ai Confidi che mette in campo 50 milioni di euro che svilupperanno a regime 1miliardo di prestiti, attraverso l’erogazione di garanzie, mentre l’incentivo che dispensa aiuti alle piccole e micro imprese, chiamato Titolo II, si attiva solo se le banche concedono un mutuo”.

 

Secondo il Servizio studi e Ricerche di Intesa San Paolo, “i prestiti alle imprese sono in crescita nel 2010 in tutti i comparti, inclusa l’industria (+2,5% a settembre) dove il credito è comunque più debole rispetto a servizi e costruzioni” e “a settembre 2010 la performance pugliese era migliore rispetto al sistema Italia in tutti i comparti”.  Nel sistema degli incentivi alle imprese importanti i risultati ottenuti con Getrag, il Gruppo Bosch e Magneti Marelli, ma secondo l’assessore Capone, “in generale il tessuto produttivo ha risposto in modo eccezionale a quei 18 bandi, se si pensa che le manifestazioni di interesse, cioè l’ammontare degli investimenti attraverso tutte le domande pervenute, è di circa 4miliardi”.  “Le nostre politiche economiche – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico – fanno parte di un unico disegno strategico che è un vero e proprio Piano per lo Sviluppo. In questo programma gli ingredienti principali sono rappresentati dall’attenzione all’innovazione e alla ricerca che deve entrare in tutte le imprese, nelle grandi come nelle piccole. Questo metodo ci ha fatto notare sui mercati esteri dove sono cresciute le esportazioni di oltre il 20%, mentre l’Istat ci dice che le imprese piccole e medie che innovano in Puglia sono tra il 27 e il 33,9%. Adesso stiamo lavorando perché gli stessi riscontri si vedano nell’occupazione. L’innovazione è il nostro marchio di fabbrica e il tratto distintivo di questo governo regionale”.