ACCESSO AL CREDITO, DAL CO.FIDI SOSTEGNO ALLE IMPRESE, Dalla Regione Puglia a disposizione dei Confidi 50 milioni di euro; 13 a CO.FIDI Puglia

ACCESSO AL CREDITO, DAL CO.FIDI SOSTEGNO ALLE IMPRESE, Dalla Regione Puglia a disposizione dei Confidi 50 milioni di euro; 13 a CO.FIDI Puglia

lunedì, 20 dicembre 2010

I dati più aggiornati sull’impatto della crisi verso le micro imprese e le aziende artigiane, in materia di accesso al credito, confermano le criticità del trend, evidenziano i reali bisogni e soprattutto sottolineano che gli strumenti che ancor oggi “unici” sostengono le imprese, in questo difficile momento, sono i Confidi.
Il CO.FIDI Puglia, nell’anno 2009-2010, ha garantito 510 imprese per circa 110 milioni di euro di finanziamenti, di cui 30 milioni di euro destinati ad investimenti agevolati, e ad oggi sono stati erogati circa 50 milioni di euro assistendo quindi nell'accesso al credito 230 imprese.
In quest’ottica, importante e’ il ruolo svolto dalla REGIONE PUGLIA che ha messo al centro dei suoi provvedimenti anti crisi le IMPRESE,  mettendo a disposizione dei Confidi ben 50 milioni di euro di cui 13 sono andati al CO.FIDI Puglia, per garantire le operazioni di finanziamento  inalizzate al riequilibro finanziario, capitalizzazione aziendale e investimenti, questi ultimi,  abbinati anche alla misura destinata alle micro e piccole imprese (titolo II) che prevede il tasso 0 per gli investimenti in attivi materiali e immateriali più il fondo perduto del 20% solo per i macchinari.  In sostanza, essendo gli interessi rimborsati in via anticipata si ottiene un c\capitale di circa il 40%: una delle migliori misure anticicliche adottate dalle Regioni.
In generale, “i dati dimostrano come il sistema dei Confidi ai due livelli sta svolgendo una funzione anticiclica propria del sistema pubblico anticipando – spiega il direttore del CO. FIDI Puglia – Teresa Pellegrino - importanti risorse per evitare alle imprese di chiudere; alimentando la fiducia e contribuendo a far sentire gli imprenditori meno soli.  La crisi ha creato una situazione di enormi cambiamenti, ma quello che davvero sta mettendo in ginocchio le imprese è la mancanza di liquidità, non nego che anche noi siamo in difficoltà nel valutare gli atteggiamenti degli istituti di credito, ma noi abbiamo fatto la nostra parte e continueremo a farla fino in fondo”. Il sistema imprenditoriale e della piccola e media impresa in cui CO.FIDI Puglia si riconosce, è pervaso da un profondo senso di incertezza rispetto al futuro, con pesanti ricadute sulla vitalità economica.
Secondo il presidente del CO.FIDI Puglia Vito Antonio Santamaria, “presidiare l’accesso al credito delle imprese associate in tempi di crisi, compito che CO.FIDI Puglia ha assunto per vocazione e finalità costitutive, ha significato non soltanto un tentativo di preservare il sistema economico regionale nelle sue peculiarità, ma anche lo sforzo, allorché ve ne saranno le condizioni, per avviare un nuovo ciclo espansivo e delineare così prospettive di sviluppo grazie al sostegno di quelle attività imprenditoriali che, pur denotando inevitabili difficoltà, hanno saputo reagire alla crisi”.
Nel secondo semestre del 2010 CO.FIDI Puglia ha lanciato la campagna “Per lo sviluppo diamo fiducia alle imprese” per incoraggiare le imprese associate e, più in generale il tessuto produttivo in cui opera la nostra società, a reagire alla crisi rilanciando gli investimenti per migliorare l’efficienza e la produttività aziendale. Per agevolare alle imprese associate il rimborso delle operazioni garantite, ha poi con sollecitudine aderito alla richiesta di sospensione delle rate in scadenza nei successivi 12 mesi avanzata dalle imprese e nessun onere è stato richiesto alle aziende associate per questo servizio. La collaborazione del CO.FIDI e’ stata ampia con istituzioni ed enti impegnati nelle attività di prevenzione del ricorso al credito illegale, in particolare nel diffondere la conoscenza degli strumenti antiusura e nel dare piena efficacia ai fondi ministeriali detenuti ex legge 108/96. L’esercizio del CO.FIDI Puglia si e’ chiuso con un utile di euro 23.208,00 euro, secondo il direttore Pellegrino e il presidente Santamaria, “grazie anche ad una politica di prudente apprezzamento dei dubbi esiti sul credito deteriorato”.